Assassinio nella Cattedrale
Il 29 dicembre 1170 l'archivescovo inglese Tommaso Becket venne assassinato all'interno della Cattedrale di Canterbury. Becket, essendo stato martirizzato dagli uomini del re a causa degli scontri circa i diritti della Chiesa sotto il regno di Enrico II, divenne in breve tempo una figura incredibilmente popolare fra i cristiani: la Cattedrale di Canterbury e il suo santuario, infatti, furono ben presto annoverati fra le principali mete di pellegrinaggio di tutta Europa. Essendo un luogo di culto di grande importanza per il Cattolicesimo, il santuario di Tommaso Becket venne distrutto per ordine di re Enrico VIII durante la soppressione dei monasteri del 1538; fu questo fatto a spingere il Papa a scomunicare definitivamente il re.
In questo stesso periodo Enrico VIII ordinò la distruzione delle spoglie di Becket e la cancellazione di tutti i documenti relativi al nome e all'immagine del santo. La miniatura proposta, contenuta in un libro d'ore, è un esempio di tale cancellazione: il viso del santo venne cancellato e il testo depennato. Questo interessante articolo (in inglese) redatto da Sarah J Biggs racconta più in dettaglio queste cancellazioni.
Per via dei conflitti con il re che portarono al suo martirio, Tommaso Becket divenne inoltre un simbolo di resistenza all'oppressione politica verso i valori personali. Il dramma di T.S. Eliot Assassinio nella cattedrale (1935), in particolare, sfrutta la figura del santo per predicare l'importanza dell'opposizione dell'individuo all'autorità assoluta durante il periodo di affermazione di fascismi e nazionalismi in Europa.
"Tommaso Becket", miniatura tratta dal manoscritto "Libro d'Ore, uso di Sarum", ms. Harley 2900, c. 56v, 1430-1440 circa, British Library, Londra.
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