Porzia
L'amore, come la morte e la verità, è immortale. Ne parliamo da quando abbiamo scoperto come narrare le storie. E l'amore, tanto quanto la morte e la verità, è ciò per cui ricordiamo la vita della Mulier Clara di questa settimana.
Nata tra il 73 e il 64 a.C., Porzia era la figlia di Catone l'Uticense, un senatore di Roma che si rifaceva alla filosofia dello stoicismo. Crebbe in un ambiente ricco di cultura che la rese una donna colta e con un profondo interesse per la filosofia. Queste caratteristiche, combinate con una natura affettuosa celebrata sia da storici che da scrittori come lo stesso Boccaccio, la resero un'affascinante moglie per Marco Calpurnio Bibulo, un comandante che il padre di Porzia necessitava avere come alleato politico.
Ma ad essere famoso è il suo secondo marito. Dopo che Porzia rimase vedova nel 48 a.C., infatti, Bruto divorziò la prima moglie per sposarla.
Devotissimi l'uno all'altra, Porzia aveva la completa fiducia del marito; e quando, qualche giorno prima dell'omicidio di Giulio Cesare, Bruto non le confessò i propri piani al riguardo, ella trovò il motivo dell'improvviso cambiamento nel proprio genere. Era infatti opinione comune che le donne fossero incapaci di mantenere un segreto, soprattutto di fronte al dolore fisico. Per mostrare a Bruto di meritarsi la sua fiducia, decise di mostrargli la ferita che si era inflitta giorni prima alla coscia, a testimonianza della sua capacità di confidente.
Dopo le Idi di marzo, Bruto fu costretto a abbandonare Roma senza Porzia. Col cuore spezzato e lasciata da sola, ella non aveva modo di assicurarsi dello stato di salute del marito. Quindi, quando si sparse la notizia che Bruto era morto, la disperazione fu tale che ella si uccise, si dice, ingoiando carboni ardenti. Anche se non tutti gli storici concordano con questa versione dei fatti (c'è chi dice che morì invece un anno prima a causa della peste, chi che si fosse effettivamente uccisa ma con modalità differenti) è quella rimasta immortale per gli autori nel corso della storia. Boccaccio stesso era convinto di questa versione, in quanto evidenza della forza dell'amore di Porzia.
“Porzia”, miniatura tratta dal manoscritto “Cas des nobles hommes et femmes”, ms. Français 12420, f. 123r, 1401-1500, Bibliothèque Nationale de France, Département des Manuscrits, Parigi.
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