Viaggio nel Dante Urbinate: Canto XXXIII, il conte Ugolino
Dalle fiamme ardenti al ghiaccio... il nostro viaggio al fianco di Dante e Virgilio prosegue nel nono cerchio dell’Inferno!
I due poeti sono arrivati nell’Antenora, dove si imbattono nei traditori dei parenti e della patria. È qui che incontrano il conte Ugolino della Gherardesca, protagonista di uno degli episodi più terribili e conosciuti della Commedia.
Al centro del lago ghiacciato Virgilio indica a Dante due dannati che stanno dinnanzi a loro, proni uno sull’altro. Il dannato più in alto è Ugolino della Gherardesca ritratto nell’atto di mangiare il cranio tonsurato dell’arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini, colui che lo tradì consegnandolo ai ghibellini che lo uccisero.
La miniatura seguente ritrae il conte Ugolino, sempre a cavalcioni sul corpo dell’arcivescovo Ruggieri, interrotto il suo macabro pasto, racconta a Dante la storia dell’orrenda fine sua e dei suoi figli. Alla fine del suo racconto, il cui scopo è infamare la memoria di Ruggieri, Ugolino tornerà ad addentarne orribilmente il cranio.
Fonte: Ambrogio M. Piazzoni, Una nuova lettura della Commedia, La Divina Commedia di Federico da Montefeltro. Il Dante Urbinate. Commentario.
Miniatura tratta dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, Ms. Urb. lat. 365, c. 89v e 90r, 1478-1482, Biblioteca Apostolica Vaticana.
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