Fate il vostro gioco, con Il Libro delle Sorti
Il Libro delle Sorti è uno dei più affascinanti giochi divinatori del Rinascimento.
A ideare e scrivere questo avvincente "gioco di società" - come definirlo diversamente, visto che è previsto persino il lancio dei dadi? - fu il poeta perugino Lorenzo Gualtieri (1426-1496), noto per il carattere libero e audace che gli valse il soprannome di "Spirito". Il suo libro divenne un vero e proprio “best seller” internazionale e per tutto il Cinquecento fu uno dei passatempi più amati e diffusi nelle corti europee.
Ma in cosa consiste questo Libro delle Sorti? Il manoscritto si basa su un sistema di quesiti e responsi legati ai principali aspetti della vita: la felicità, la riuscita del matrimonio, il successo negli affari, la nascita di un figlio, la salute, la malattia. Il giocatore interroga il manoscritto scegliendo tra venti domande: ad esempio può chiedere se il suo amore è ricambiato. Un meccanismo ludico incalzante, che passa attraverso il lancio dei dadi e una serie di rimandi da una sezione profetica all’altra, lo condurrà a una profezia finale, espressa da una suggestiva terzina in volgare. Ecco qualche esempio:
Il mio amore è ricambiato?
La moglie tua per buona la indovino
Né molto tempo passerà che certo
Te renderà per fructo uno bel fantino
Faccio bene a sposarmi?
Non dubitare che se tu togli moglie
Di pace in guerra salterai sì presto
Che tu conoscerai che sono le doglie
Uscirò da questo affanno?
Durerà questo affanno molti mese
Poi per intercessione d’amico vero
Ne serai fuori per via chiara e palese
Il manoscritto fu ultimato da Lorenzo Spirito all’inizio del 1482 ma venne completato con uno splendido corredo di miniature solo nei primi anni del Cinquecento, per mano di alcuni artisti umbri della bottega di Pietro Perugino. Dopo essere stato a lungo "giocato" (come rivelano le tracce d'uso, soprattutto nelle prime pagine), il codice fu dimenticato nella biblioteca dei proprietari, la famiglia dei Braccio da Montone. Le vicende del libro nei secoli successivi sono avvolte nel mistero: è in questo periodo che il codice viene sfascicolato e poi riassemblato senza rispettare la corretta successione dei fogli, pregiudicandone così la "giocabilità". Si ha nuovamente notizia del volume nel 1793, quando il conte Tommaso Giuseppe Farsetti donò il libro alla Biblioteca Marciana di Venezia, dove ancora oggi si trova.
Del Libro delle Sorti esiste oggi una fedele edizione in facsimile pubblicata da Franco Cosimo Panini Editore: l'opera, realizzata a tiratura limitata di 980 esemplari, ha il merito di ricomporre le carte del codice secondo la loro sequenza originaria, cioè come si presentava prima che venisse slegato e riassemblato nello stato attuale: un accorgimento che restituisce al Libro delle Sorti tutto l'antico splendore.
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