A MANTOVA L’AVVENTURA DI BARBARA GONZAGA

Da Mantova al Württemberg e ritorno. Ancora per qualche settimana, nella patria dei Gonzaga, si può rivivere l'avventura di una emigrante di sangue blu, una nobildonna italiana del Rinascimento, Barbara Gonzaga, andata sposa nel 1474 a Everardo il Barbuto e divenuta così, dopo gli sfarzosi festeggiamenti celebrati a Urach, la prima duchessa di Württemberg e una delle personalità di maggiore spicco di quel Land tutto foreste e vigneti, ma già lambito da atmosfere mediterranee. In mostra, pregiati manoscritti, dipinti, disegni e incisioni, abiti e gioielli, monete e vasellame da tavola: testimonianze di prima mano del contesto in cui, tra il Medioevo e l'età moderna, si muove una gentildonna di casa Gonzaga capace di forgiare con la sua sorprendente personalità un ambiente ancora intriso di umori medievali, creando nelle proprie residenze signorili di Urach, Stoccarda e Böblingen le condizioni ideali per il risveglio culturale e politico della sua piccola corte. Protagonista d'eccezione, accanto alla intraprendente duchessa, un manoscritto di straordinario valore storico-artistico: il Messale della cattedrale di Mantova, realizzato tra il 1442 e il 1465, ovvero agli inizi di quella età aurea che avrebbe fatto della città la fulgida Mantua felix, promotrice di alcune tra le più meravigliose realizzazioni dell’incipiente Rinascimento italiano. Dopo la commissione nel 1442 da parte di Gian Lucido Gonzaga, vescovo di Milano poi cardinale, a Belbello da Pavia, considerato il maggior interprete della miniatura tardogotica italiana, con la scomparsa del committente (1448), il lavoro di decorazione e di scrittura (affidata a Pietro Paolo Marono, poi calligrafo anche della Bibbia di Borso d’Este) subì varie interruzioni e per quasi un decennio il codice rimase incompiuto. La ripresa dei lavori sullo splendido Messale, recentemente riprodotto in facsimile dalla casa editrice Il Bulino di Modena, è ascrivibile proprio alla ferma volontà di Barbara di Brandeburgo-Gonzaga che, dal 1459, avoca a sé ogni competenza sul manoscritto. Sarà Andrea Mantegna a suggerire a Barbara il nome del miniatore che dovrà portare a termine l’ambizioso programma artistico del Messale: quello del giovane Girolamo da Cremona, suo seguace, aperto ai nuovi stilemi del Rinascimento e già collaudato aiutante di Taddeo Crivelli, miniatore della Bibbia di Borso d’Este. La mostra: Da Mantova al Württemberg: Barbara Gonzaga e la sua corte. Dove: Mantova, Palazzo Ducale. Quando: fino al 6 gennaio 2013. Catalogo a cura di Peter Rückert. Info: Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Mantova Palazzo Ducale - Piazza Sordello - Mantova Tel: 0376 352100 Fax: 0376 366274 E-mail: sbsae-mn@beniculturali.it www.mantovaducale.beniculturali.it    
Post consigliati