ALL’ASTA UN FOGLIO DI MANTEGNA CON DUE DISEGNI INEDITI

Un foglio inedito di Andrea Mantegna, con due disegni a penna e inchiostro seppia, sarà battuto all'asta dalla casa FarsettiArte a Prato venerdì 8 novembre, con una stima tra 140.000 e 220.000 euro. Si tratta di un foglio di carta grande 151 x 100 millimetri, proveniente da una collezione privata italiana, raffigurante un Compianto sul Cristo morto sul recto e una Pietà sul verso, due studi che Mantegna eseguì intorno al 1460 circa. I disegni stanno suscitando grande interesse nel mondo dell'arte. I risultati degli studi compiuti saranno presentati in un saggio, in corso di pubblicazione, dal titolo "A new drawing by Andrea Mantegna". È stato il professore David Ekserdjian, storico dell'arte dell'Università inglese di Leicester, ad aver confermato l'attribuzione sulla base dell'esame diretto dell'opera. Il foglio con due disegni fino a oggi inediti, studi per una Deposizione, fa parte con altri due di un gruppo che la critica ha assegnato a Mantegna, in occasione della grande mostra sul pittore alla Royal Academy of Arts di Londra e al Metropolitan Museum di New York nel 1992, dopo che in precedenza erano stati attribuiti a Giovanni Bellini. Il foglio che andrà all'asta, spiega la scheda del catalogo FarsettiArte, sembra da associare infatti a quello con la Deposizione al sepolcro della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, raffigurante al recto una Deposizione molto vicina al Compianto sul Cristo morto inedito e al verso uno studio di candelabro. Del foglio di Brescia presenta non solo una totale corrispondenza stilistica, così da supporre un'esecuzione cronologicamente contemporanea, ma anche l'appartenenza allo stesso quaderno, poiché i due recano un'iscrizione numerica sul margine in alto ambedue della stessa mano. Corrispondono in modo simmetrico anche alcuni dei sei punti di incollaggio dei due fogli. Il Compianto sul Cristo morto è un disegno straordinario per l'arditezza della composizione e la forza delle linee. Nella parte superiore il Mantegna ha composto la scena scorciando il corpo nudo del Cristo in prospettiva accidentale, una variante rispetto alla prospettiva centrale del Cristo morto nella tela della Pinacoteca di Brera di Milano, che appare quasi in zoom fotografico, con le teste delle due Marie piangenti di profilo in alto. In questo disegno le tre Marie piangenti appaiono disposte dietro il Cristo e quella all'estrema sinistra, di profilo, ripete quasi nel gesto quella del dipinto di Brera. In questo disegno la accentuata valenza prospettica del corpo del Cristo è quasi sottolineata, in contrasto con la frontalità delle figure delle Marie, dal disegno delle loro aureole, cerchi che in prospettiva divengono ellissi. Nella parte inferiore del foglio il Mantegna ha ripetuto la figura del Cristo, in senso opposto a quella superiore, non sorretto dalle Marie ma giacente solo, con la testa in direzione dell'osservatore, secondo un'idea di intensa drammaticità. La Pietà al verso del foglio inedito segue l'idea compositiva classica dell'iconografia quattrocentesca, dell'impianto piramidale, spesso usato dal Mantegna in altre composizioni, come nel disegno dell'incisione e puntasecca della Vergine col Bambino (1480-85). Tuttavia Mantegna anche qui, ponendo la figura del Cristo di scorcio, altera la rigidità frontale, come farà nella puntasecca della Deposizione, a stampa, con la figura di San Giovanni di profilo in primo piano. In questa Pietà spicca l'aderenza quasi completa della testa della Vergine il cui velo si chiude sul petto in una spilla tonda a quella della Vergine in preghiera del foglio della Pinacoteca Tosio Martinengo. Infine va segnalato l'accento espressivo, fortemente drammatico, del gesto della Madonna che cerca di sollevare con la sua mano sinistra il braccio sinistro del Cristo, pesante nel corpo morto. Fonte: Adnkronos Il disegno di Mantegna che sarà battuto all'asta (recto e verso)
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