CARTE TURCHE

Nel momento in cui la Turchia si affaccia alle porte dell'Unione Europea, rivendicando non senza fondamento l'appartenenza a una comune esperienza storica e culturale che fa perno proprio sulle vicende del Mediterraneo, giunge quanto mai opportuno questo saggio esauriente e documentato di Vito Salierno dedicato alla cartografia islamica del Mare Nostrum. Un aspetto della storia della cartografia che non è stato mai studiato a fondo nel suo complesso, nonostante siano apparsi importanti saggi su singole mappe e in particolare sui celebri atlanti di Piri Reis, l'ammiraglio della flotta ottomana che nel Cinquecento, con le sue due versioni del Kitab-ï Bahriyye (Il libro del mare), fornì ai naviganti una fondamentale compilazione cartografica destinata ad avere grande successo e numerose derivazioni. Dopo avere preso in esame la Geografia di Tolomeo, le mappe di Ibn Idrisi e le principali carte medievali, l'analisi dello studioso, profondo conoscitore della cultura islamica, si concentra sugli splendidi portolani del celebre cartografo, ispirate agli isolari italiani e rivolte sia agli uomini di mare che ai collezionisti e ai bibliofili, per concludersi con l'opera dei successori di Piri Reis quali Nasuh Matrakçi, Seyyd Nuh, Katib çelebi, e i cosiddetti atlanti di Hümayun e 'Ali Macar.

Il libro: Vito Salierno, Il Mediterraneo nella cartografia ottomana. Coste, porti, isole negli atlanti diPiri Reis, Capone Editore, Lecce, 112 pagine, 35,00.

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