"Il rabarbaro ha questo nome perché proviene da una regione barbara come l'India. Alcuni dicono che sia la radice di un certo albero che si riconosce per le sue tuberosità; io ritengo invece che sia…
Categoria: Consigli dal medioevo
"La quercia è un albero noto volgarmente come roboro. La decozione della sua membrana, che si trova tra il legno e la corteccia, giova ai sofferenti di flussi stomacali, di dissenteria e di sputo ematico".…
"L'ortica è nota a tutti. Il suo seme tritato e dato da bere con un cucchiaio di miele cura la tosse di antica data e sana il freddo formatosi nei polmoni. Bevuto con vino passo,…
"La vetriola è chiamata così perché netta ottimamente i vetri. Il suo succo estingue il fuoco sacro, reprime tutti i gonfiori e cura le pustole. Sotto forma di gargarismo, raffrena l'infiammazione delle fauci". Dal codice…
"Il panace di Asclepio è un'erba che ha nel mezzo una verga sottile, alla cui sommità vi sono fiori aurei, viscosi e profumati. I suoi fiori vengono in soccorso alle ferite e alle pustole, curano…
"Galeno ritiene che la carne di caprone generi buon sangue. Che nutra a volte bene e a volte male il corpo dipende dalla sua età: i capretti lattanti sono tra tutti i più lodevoli per…
"L'agrimonia è l'erba dedicata alla dea Giunione. La sua radice è diuretica, contrasta le pustole maligne e si oppone a tutti i veleni: al morso dei serpenti, dei cani e degli uomini rabbiosi. Giova anche…
"Il carrubo è chiamato anche legno cornuto. I suoi frutti sono nocivi allo stomaco, donde Galeno ritiene che sarebbe stato meglio fossero rimasti nelle regioni della Siria che portarli nei nostri paesi". Dal codice “Historia…