RITROVATI A PISA SCETTRO, TELO E CORONA DELL’IMPERATORE ENRICO VII

Appartengono a Enrico VII - l'imperatore celebrato da Dante - gli straordinari oggetti ritrovati nel Duomo di Pisa: tra questi un grande telo di seta lavorato con i leoni imperiali, lo scettro, la corona imperiale e il globo che l’imperatore teneva in mano. L'annuncio è stato dato ieri durante l’apertura del convegno «Enrico VII, Dante e Pisa, a settecento anni dalla morte dell’imperatore e dalla Monarchia» in corso a Pisa fino al 26 ottobre. Incoronato ad Aquisgrana nel 1309, Enrico VII di Lussemburgo fu l'imperatore che tentò di inserirsi nelle vicende italiane dopo oltre trent'anni di disinteresse dei sovrani tedeschi. La sua discesa in Italia venne accolta con entusiasmo da molti (Dante in particolare) nella speranza di una restaurazione imperiale che ridesse pace e unità al mondo. Colpito da febbri nelle malsane campagne della Toscana meridionale, perse la vita a Buonconvento nel 1313, senza essere riuscito a scalfire il solido impianto politico guelfo che esisteva in Italia e che aveva i suoi cardini nelle città di Firenze e Napoli. I preziosi oggetti sono stati ritrovati, accanto ai resti di Enrico VII, nella tomba dell'imperatore, riaperta per l'occasione. Il sepolcro fu realizzato da Tino di Camaino nel 1315 ed era originariamente ubicato dietro l'altare maggiore del Duomo di Pisa (città filo-imperiale).  A causa dei numerosi danni subiti nei secoli successivi, l'aspetto attuale del monumento è molto diverso: ricomposto da Peleo Bacci nel 1921, oggi presenta una lunga iscrizione commemorativa, poggiante su quattro mensole inframmezzate da rilievi, che funge da basamento alla cassa, decorata nel frontale dalle figure dei dodici apostoli. Su questa poggia il gisant dell'imperatore, mentre sul retro si apre una nicchia decorata ad affresco con due Angeli reggicortina. Immagine tratta da Il Duomo di Pisa (Franco Cosimo Panini Editore)
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