UN VIAGGIO INFERNALE: QUEL DANNATO PRURITO

Inferno, Canto XXIX. Dante è ferito dai lamenti che provengono dal fondo della bolgia, e quindi "li orecchi con le man coperse". La visione che li attende è altrettanto orribile: uomini e donne, ammucchiati tra loro, sono intenti a grattarsi furiosamente, staccandosi le croste della scabbia con le unghie. Questa è la sorte dei falsari, divisi dal poeta in tre categorie: falsificatori di persone, di moneta e di parola. Miniatura tratta dalla Divina Commedia di Alfonso d'Aragona (Franco Cosimo Panini Editore)
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