VIAGGIO IN ITALIA: La Cappella Palatina a Palermo
Guy de Maupassant la descriveva come “la più bella cosa che esista al mondo”, mentre per Oscar Wilde era “la meraviglia delle meraviglie”.
È la Cappella Palatina di Palermo, capolavoro assoluto dell’arte medievale. Il monumento siciliano inaugura oggi la nuova rubrica di folia dedicata ai monumenti italiani da vedere almeno una volta nella vita.
Tutte le immagini sono tratte da La Cappella Palatina a Palermo (Franco Cosimo Panini Editore, collana "Mirabilia Italiae").
La Cappella Palatina di Palermo è la massima testimonianza della convivenza tra le culture di Oriente e Occidente sotto il regno di Ruggero: essa si presenta infatti con la pianta tipica di una basilica latina sul cui presbiterio si innalza però una cupola semisferica di tradizione bizantina, un tempo visibile anche dall'esterno dell'edificio. Sono invece di origine islamica gli archi delle navate e, soprattutto, i soffitti dipinti. Tradizione artistiche eterogenee, ma che grazie a un curato progetto unitario danno ugualmente vita a un edificio dall'articolazione degli spazi armonica ed elegante.
I celeberrimi mosaici ricoprono completamente le pareti, avvolgendo il visitatore nello splendore delle tessere dorate che fanno da sfondo alle figure dei santi, degli angeli, della storie della Genesi, della vita di Cristo, degli Apostoli Pietro e Paolo. Realizzati da artisti sia greci sia locali, i mosaici della Palatina sono tra i più importanti in Sicilia, anche per l'unicità della scelta narrativa di chiudere i cicli non con il martirio ma con scene di trionfo. Di grande interesse e qualità sono anche le raffigurazioni di alberi e animali che intervallano le scene, rare testimonianze di mosaici bizantini di soggetto profano.
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