Viaggio nel Dante Urbinate: Canto XXXIII, Lucifero
Ecco che, finalmente, dal lago ghiacciato emerge a tutto busto la figura di Lucifero: siamo nella Giudecca, il luogo in cui scontano la pena i traditori dei benefattori dell’autorità religiosa e politica.
Il demone ha tre volti di colore rosso, nero e giallo, sei occhi, tre enormi bocche dai denti aguzzi e grandi ali da pipistrello. Con le due bocche laterali Lucifero azzanna Bruto e Cassio, mentre con la bocca centrale divora il capo di un altro dannato: Giuda, il più infido dei traditori.
Dante e Virgilio sono qui ritratti nell’atto di calarsi lungo il corpo di Lucifero per uscire finalmente dall’Inferno: Virgilio si aggrappa ai ciuffi pelosi del demone mentre Dante è avvinghiato al collo del suo maestro.
Fonte: Ambrogio M. Piazzoni, Una nuova lettura della Commedia, La Divina Commedia di Federico da Montefeltro. Il Dante Urbinate.
Commentario.Miniatura tratta dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, Ms. Urb. lat. 365, c. 93r, 1478-1482, Biblioteca Apostolica Vaticana.
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